La mancanza è un indizio

La vita è davvero una sfida affascinante per me, e grazie al mio insaziabile desiderio di comprendere sempre meglio le “regole del gioco” continuo a raccogliere informazioni che nella mia interpretazione fanno senso. Prova a vedere se lo fanno anche per te. 

Riesci a riconoscere i tuoi bisogni più profondi? Parlo di cose come l’essere visto, ascoltato, capito, apprezzato, riconosciuto, accettato, protetto, supportato… Quella cosa che vorresti cosi tanto, ma puntualmente ti manca, nonostante tutti gli sforzi che tu metti in campo per riceverla. 

Per me è stato per tanto tempo il bisogno di essere vista ed apprezzata. Ho costruito una intera fase della mia vita intorno a questo bisogno, sforzandomi di essere sempre la migliore, di fare le cose perfettamente bene, di non deludere le aspettative degli altri, di essere affidabile, disponibile,   generosa con il mio tempo, impegnata a fare cose di significato… Ero sempre in movimento, mai soddisfatta abbastanza, sempre alla ricerca di fare ancora meglio, dimostrare di più. E, nonostante questo sforzo costante, ho accumulato delle delusioni gigantesche. Cose inspiegabili razionalmente talvolta. Ingiuste in una maniera cosi ovvia da lasciare sbalorditi. Come quando ad un esame universitario ho fatto uno scritto impeccabile, una delle pochissime a superare la prova al 100% e il professore mi ha punito con un 18 che mi ha fatto zoppicare la media fino alla fine perché era convinto che avessi copiato (e l’ho accettato perché quell’esame mi bloccava altri esami). 

La mancanza di riconoscimento e apprezzamento è sempre stata un’indizio. Ma indizio di che cosa? L’indizio della qualità di una delle sfide evolutive che la mia anima ha scelto per questa mia esistenza. Dovevo comprendere come imparare a non lasciarmi definire da nulla e nessuno, a trovare dentro di me le conferme e l’apprezzamento che ho sempre anelato cosi tanto da fuori. Dovevo imparare a ri-conoscermi, ad uscire dagli schemi limitanti della personalità umana e ritrovare le caratteristiche della mia identità animica profonda. Io non ho bisogno del riconoscimento e dell’apprezzamento degli altri per essere centrata, consapevole, in equilibrio e capace di spendere il mio talento al massimo. Devo solo comprendere chi SONO, capire l’anelito evolutivo che mi ha fatto scegliere la famiglia ed il contesto sociale in cui sono nata. Fare i conti con le mie qualità positive e negative e metterle al servizio della Vita. 

Certo che continua a fare piacere se poi qualcuno da fuori mi “vede” e mi apprezza. Ma non dipendo più da quel bisogno e non gli permetto di dettare il ritmo, di influenzare le mie scelte, di “inquinare” le mie reazioni emotive. Ci riesco sempre? No. Non sono ancora arrivata a quel livello di padronanza e di equilibrio che mi permette di essere completamente neutrale rispetto a questo bisogno. Ma ho sicuramente fatto tanta strada e, soprattutto, imparato a riconoscere molto più velocemente le condizioni dove si ripresenta e tenta di farmi ricadere nei vecchi meccanismi reattivi.  

La cosa più importante però è stata comprenderne la funzione. Nel gioco della vita fisica arriviamo bendati, con nessuna memoria del perché siamo finiti qui. Ma arriviamo con un’enorme potere di scelta che si chiama “libero arbitrio” e questo potere pazzesco è nello stesso tempo una benedizione ed una maledizione. Perché ci permette di continuare ad accumulare esperienze che possono anche distrarci ed allontanarci dalla direzione evolutiva che avevamo scelto di percorrere. Il comprendere che le nostre mancanze sono indizi rispetto a tale direzione ci permette di ritrovare più facilmente la bussola. 

Prova allora a guardare le tue mancanze con occhi diversi. Prova a chiederti cosa ti sta raccontando di te quella mancanza, in quale direzione ti sta spingendo? Come puoi smetterla di esserne una vittima ed incominciare invece ad utilizzarla per comprendere meglio la natura della tua identità profonda e delle scelte di crescita che sono importanti per lei. Sono certa che se lo farai avrai delle rivelazioni incredibili e tutto comincerà ad acquisire finalmente senso. Perché la tua vita non è mai stata una partita a dadi dove i numeri cadono a caso. C’è una regia incredibile dietro a tutto, la tua regia, ed incominciare a comprenderla è allo stesso tempo esaltante e di grandissima ispirazione. 

(pic credits Jamie Templeton for Unsplash)

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